1.
Introduzione 2. Totalitarismo e Rivoluzione 2.1. Il totalitarismo 2.1.1 Nazionalismo 2.1.2 Imperialismo 2.1.3 La nuova tipologia di partito 2.1.4 Il ruolo delle organizzazioni segrete 2.1.5 Il movimento 2.1.6 Il totalitarismo 2.1.7 l'Apocalisse 2.1.8 Conclusione 2.2 La rivoluzione 3. La Politica 4. La politica, la teoria di campo e la comunicazione 5. Riassunto 6. Bibliografia | Poiché
siamo i risultati di stirpi anteriori, siamo anche il
risultati
dei loro smarrimenti, delle loro passioni e delle loro follie e, di
certo, dei loro crimini; non è possibile separarsi
completamente da questa catena. 2.1. Il totalitarismoQuando
c'era ancora il blocco orientale, il
concetto di totalitarismo venne contestato da molti poiché
comprendeva sia il fascismo che lo stalinismo. Come
spiegherò
più avanti, il concetto arendtiano di totalitarismo
designava
qualunque forma di Stato che terrorizzasse i propri abitanti,
indipendentemente dall'ideologia dominante(1) La sua [della
Arendt]
apocalittica interpretazione del totalitarismo è stata
aspramente criticata. Ma momenti importanti che lei ne ha ricavato-
il carattere del movimento, che consuma le strutture statali, il
Partito di genere completamente nuovo, la struttura "a cipolla"
delle organizzazioni, il ruolo delle organizzazioni segrete-,
appartengono ancora oggi alle analisi più importanti del
fenomeno. La descrizione dei momenti costituenti è
determinata
per mezzo di un'analisi strutturale di questi elementi sulla scia di
una "teoria di regime" del totalitarismo sul modello della
"teoria della costituzione" di Montesquieu.
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Nota:
I rinvii sono riferiti alle edizioni tedesche.
1) Cfr. anche ‘Rheinische Post’, n° 182 del 7/8/93, pagina ‘Geist und Leben’, senza impaginazione