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La filosofia politica di Hannah Arendt

1. Introduzione
2. Totalitarismo e Rivoluzione
2.1. Il totalitarismo
2.1.1 Nazionalismo
2.1.2 Imperialismo
2.1.3 La nuova tipologia di partito
2.1.4 Il ruolo delle organizzazioni segrete
2.1.5 Il movimento
2.1.6 Il totalitarismo
2.1.7 l'Apocalisse
2.1.8 Conclusione
2.2 La rivoluzione
3. La Politica
4. La politica, la teoria di campo e la comunicazione
5. Riassunto
6. Bibliografia
 

Poiché siamo i risultati di stirpi anteriori, siamo anche il  risultati dei loro smarrimenti, delle loro passioni e delle loro follie e, di certo, dei loro crimini; non è possibile separarsi completamente da questa catena.

Friedrich Nietzsche,
"Dell'utilità e vantaggio della Storia per la vita" pag. 33


2.1. Il totalitarismo

Quando c'era ancora il blocco orientale, il concetto di totalitarismo venne contestato da molti poiché comprendeva sia il fascismo che lo stalinismo. Come spiegherò più avanti, il concetto arendtiano di totalitarismo designava qualunque forma di Stato che terrorizzasse i propri abitanti, indipendentemente dall'ideologia dominante(1)

Il regime totalitario, secondo Hannah Arendt, costituisce una originalità, un' invenzione del XX secolo, qualcosa di mai visto fino ad ora. Come il medico distingue tra carcinomi, tumori ed altre malattie maligne, di cui il paziente non ha paura se non dopo aver preso atto della loro gravità, così la Arendt distingue e cataloga senza farsi intimorire imperialismo, nazionalismo e movimento totalitario.

Ecco cosa scrive Ernst Vollrath in proposito nel suo "Politische Philosophie des 20. Jahrhunderts"(2):

La sua [della Arendt] apocalittica interpretazione del totalitarismo è stata aspramente criticata. Ma momenti importanti che lei ne ha ricavato- il carattere del movimento, che consuma le strutture statali, il Partito di genere completamente nuovo, la struttura "a cipolla" delle organizzazioni, il ruolo delle organizzazioni segrete-, appartengono ancora oggi alle analisi più importanti del fenomeno. La descrizione dei momenti costituenti è determinata per mezzo di un'analisi strutturale di questi elementi sulla scia di una "teoria di regime" del totalitarismo sul modello della "teoria della costituzione" di Montesquieu.


La mia tesi si orienta in parte su quanto esposto da Vollrath: Movimento (2.1.5), Partito di nuovo genere(2.1.3), Organizzazioni segrete e struttura a strati (2.1.4), Teoria di regime del totalitarismo (2.1.6) e i momenti apocalittici della descrizione della Arendt (2.1.7).Iniziamo con il nazionalismo (2.1.1) e con l'imperialismo (2.1.2).


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Nota:

I rinvii sono riferiti alle edizioni tedesche.

1) Cfr. anche ‘Rheinische Post’, n° 182 del 7/8/93, pagina ‘Geist und Leben’, senza impaginazione
2) Ernst Vollrath, Hannah Arendt, in: Politische Philosophie des 20. Jahrhunderts, pubbl. da Karl G. Ballestrem, München 1990, pag. 13-32, pag. 16 e seg.

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aggiornato: 29.06.2006