1. Introduzione 2.
Totalitarismo
e Rivoluzione 2.1.
Il totalitarismo
2.1.1 Nazionalismo
2.1.2 Imperialismo 2.1.3 La nuova tipologia di partito 2.1.4 Il ruolo delle organizzazioni segrete 2.1.5 Il movimento 2.1.6 Il totalitarismo 2.1.7 l'Apocalisse 2.1.8 Conclusione 2.2 La rivoluzione 3. La Politica 4. La politica, la teoria di campo e la comunicazione 5. Riassunto 6. Bibliografia
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2.1.4 Il ruolo delle organizzazioni segrete
Questo
capitolo prende spunto dalle riflessioni riportate in "Origini
del totalitarismo" pag. 592 e sgg. Le società segrete
sono esempi importanti per il movimento totalitario.. L'autrice si
rifà a Koyré e Simmel (1) quando scrive:
I
movimenti totalitari sono equiparati alle "società
segrete", che si formano alla luce del sole. La struttura dei
movimenti, se li confrontiamo con partiti e frazioni, richiama in
maniera sorprendente delle ben note caratteristiche, proprie delle
società segrete.
La struttura di una società
segreta si costruisce intorno al segreto da custodire. La conoscenza
dello stesso è accessibile solo alla cerchia, generalmente
ristretta, degli adepti. Al fine di difendere il segreto, la cerchia
più esterna è inscritta in altre cerchie formate da
membri meno informati. Solo gradualmente si può accedere a
quella più interna. Chiunque non vi appartenga, è
considerato un nemico.
Nel totalitarismo non è un
segreto che deve essere difeso, bensì la vanità
dell'ideologia deve essere protetta dal buon senso. Per cui il
movimento si divide in: quadri di élite, membri e
simpatizzanti. L'élite consiste in assoluti devoti che seguono
ciecamente l'ideologia. I membri ordinari si riconoscono
nell'ideologia, ma avrebbero dei dubbi se dovessero mettere in
pratica le sue tesi assassine. All'ultimo livello ci sono i
simpatizzanti, che costituiscono un ambiente quasi normale
all'interno del movimento. Rappresentano l'ideologia in maniera
formalmente "pulita", così che la gente possa
credere che i nazisti siano gente affabile. Interiormente invece sono
gente assolutamente normale, così da dare l'illusione ai
membri del partito, di potersi relazionare normalmente con le masse.
Questo ordinamento triadico si ripete in più modi nel
totalitarismo(3). Hannah Arendt scrive su questo argomento(4),
[il
fatto] che il rapporto tra una facciata e il nucleo, così come
la doppia funzione della facciata, esteriormente ed interiormente,
sia una costante dell'organizzazione, costituisce il cuore
dell'organizzazione totalitaria
Questa è la famosa
"struttura a cipolla" (5)
Nota:
I
rinvii sono riferiti alle edizioni tedesche.
1) Alexandre
Koyré, The political function of the modern lie, in:
Contemporary Jewish Record, Giugno 1945; Georg Simmel, Sociologia,
1908, cap. 5. Entrambe le fonti sono da verificare 2) Origini,
pag. 592. 3) Origini, pag. 577 e seg. 4) Origini, pag. 579 5)
Origini, pag. 639
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