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La filosofia politica di Hannah Arendt

1. Introduzione
2. Totalitarismo e Rivoluzione
2.1. Il totalitarismo
2.1.1 Nazionalismo
2.1.2 Imperialismo
2.1.3 La nuova tipologia di partito
2.1.4 Il ruolo delle organizzazioni segrete
2.1.5 Il movimento
2.1.6 Il totalitarismo
2.1.7 l'Apocalisse
2.1.8 Conclusione
2.2 La rivoluzione
3. La Politica
4. La politica, la teoria di campo e la comunicazione
5. Riassunto
6. Bibliografia 

2.1.5. Il movimento

Il movimento totalitario, ad es. il nazionalsocialismo, non si propone come partito rappresentativo di determinati interessi, e neanche come "neopartito" che rappresenta gli interessi di tutti: rappresenta la incarnazione della Necessità storica. Il movimento fonda organizzazioni quali la NSDAP, ma si sottopone volontariamente a ogni organizzazione. Se fosse un semplice partito, dovrebbe, per definitionem, accontentarsi di rappresentare particolare interessi. Ma il movimento è più di un partito, di ciascuna delle sue sotto-organizzazioni e più della loro somma. Il movimento è la manifestazione del processo storico hegeliano: o lo si segue, o ci si fa trascinare, o ci si fa schiacciare da esso. Un partito, o qualunque organizzazione, non può pretendere che tutti lo/la seguano.Un movimento, invece, in qualità di manifestazione del processo storico, Necessità, svolta e susseguirsi degli anni e delle epoche, non può far altro che pretendere assoluta dedizione da ognuno. E chi non lo segue finirà come chi non si è preparato per l'inverno: invece di congelare, verrà assassinato. E non a causa della sua cattiva volontà, ma perché così doveva accadere. L'ideologia serve a procurare gli assassinii necessari senza compromettere il regime.(1) Un movimento non può certo riconoscere delle radici  in uno Stato o comunità. Stati e società vanno e vengono, la Storia va solo avanti. E se la Storia segue una Necessità perpetua, allora gli Stati, entità effimere al confronto, sono sottomessi  alla Necessità, così come gli Stati non possono cambiare il corso delle epoche. Sotto questa prospettiva, lo Stato dovrebbe risultare attraente perfino agli anarchici.

Nota:

I rinvii sono riferiti alle edizioni tedesche.

1)    cfr. Origini, pag. 566 e seg.



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aggiornato: 29.06.2006