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La filosofia politica di Hannah Arendt

1. Introduzione
2. Totalitarismo e Rivoluzione
3. La Politica
4. La politica, la teoria di campo e la comunicazione
4.1 La teoria di campo
4.2 Teoria di informazione e di comunicazione
4.3 Una teoria di campo della comunicazione
4.4 Applicazione all la politica
5. Riassunto
6. Bibliografia





4.3 Una teoria di campo della comunicazione

Lo scritto di Weizsäcker offre due spunti essenziali per una teoria di campo della comunicazione: in primo luogo critica il concetto di canale(1):

Il concetto diventa più chiaro se si abbandona il termine ‘canale’ e si considera ogni intermediario, che non potrà essere un semplice magazzino di informazioni, come un destinatario Allo stesso tempo ammettiamo che ogni destinatario ridivenga immediatamente (o dopo un temporaneo ritardo) un mittente. Questo vale teoricamente per ogni sezione di cavo e ogni porzione di spazio. Ciò è sufficiente per una teoria di campo della comunicazione. Ogni singolo punto di spazio attraversato dal segnale può essere considerato come un sistema mittente-destinatario. Lo spazio come categoria essenziale di una teoria di campo è così definito. Manca ancora un elemento di distinzione; dopo di che è assodato che i punti dello spazio non influenzano tutti allo stesso modo la comunicazione. In alcuni punti dello spazio si trovano bocche attraverso cui l’indice di una coscienza trascendente nello spazio fisico reale può fluire; in altri punti vi sono orecchie attraverso cui le onde sonore tornano nella trascendenza. E’ attraverso questo gioco di scambi trascendenza-fisica che la comunicazione umana diviene tanto interessante quanto problematica. Quando Weizsäcker nota(2):

La vera specificità è nel processo in cui luogo, tempo, struttura ricettiva e mittente…contengono ‘informaazione’

Ciò significa, secondo me, che un evento informativo nel campo di comunicazionesta nella struttura dello spazio tramite mittente e destinatario, e nella struttura del tempo tramite il comportamento di questi. Inoltre è da prendere in considerazione l’infrastruttura di mittente e destinatario, che nel caso di uomini agenti è trascendente in ultima istanza.

Una funzione essenziale di un campo di comunicazione è la produzione di informazioni(3), ossia ciò che Benhabib chiama, riferendosi ad Hannah Arendt, narrativa. E maggiore è la narrativa di un processo, cioè(4):

Più efficace è la produzione di l’informazione, più difficile è separare mittente e destinatario.

Se la tesi di Weizsäcker dovesse essere traslata nella politica, le trattative più produttive dovrebbero essere turbolente, la politica prospererebbe in situazioni in cui c’è gran caos e nessuno saprebbe più in che misura ha contribuito. Già a simili condizioni può essere sensato considerare sommariamente l’accaduto come campo, invece di provare a ridurre atomisticamente il sistema a singoli mittenti e destinatari.

Per la stessa teoria della comunicazione posso solo fare schizzi approssimativi. Tuttavia ritengo che questi miei schizzi contribuiscano alla comprensione di comunicazione e politica.

Un campo di comunicazione consiste come ogni campo in spazio, tempo, corpi immersi in eso e proprietà di campo.

Lo spazio del campo di comunicazione è lo spazio euclideo, reale in cui svolge la comunicazione. Qualunque spazio non euclideo, sferico od odologico non è rilevante. E di noel resto i processi comunicativi si svolgono sempre in spazi euclidei. In nessun luogo, non in una casa o in una sala plenaria, c’è altro spazio che quello euclideo. Questo significa che i raggi di luce si irradiano e l’eco forma frontali di onde sferiche. La situazione sfugge di mano quando la comunicazione si svolge in spazi non euclidei. Così si dovrà considerare che la Terra è sferica quando si indagherà su ulteriori processi comunicativi. Un altro caso sfuggente è la telecomunicazione. Mentre la comunicazione diretta si può rappresentare come campo relativamente senza problemi, la telecomunicazione può portare a dei problemi. In questo caso, in molti casi simili, si può applicare efficacemente il modello Shannon-Weaver.

Normalmente si potrà considerare il campo di comunicazione come una superficie. Nei processi di gruppo, dibattiti o discussioni i partecipati sono disposti di solito uno di fianco accanto all’altro, non uno sopra l’altro. Può però essere ragionevole considerare la terza dimensione, ad es. per determinare l’influsso dei condomini sulla comunicazione degli abitanti rispetto alle case a schiera. Tali considerazioni divengono importanti per la politica quando si affronta la questione delle condizioni in cui, in un dato vicinato, si formano consigli o iniziative cittadine.

Il tempo svolge più ruoli per diverse ragioni. Primo, la comunicazione si svolge sempre nel tempo. Secondo uno spazio può essere un campo di comunicazione e domani non esserlo più. Come lo spazio intorno a un elettromagnete è solo un campo magnetico, quando il magnete è attivo, così una sala riunioni è campo di comunicazione solo quando è piena, è quindi operativa, non prima e non dopo. Terzo la comunicazione scatena, quando vi sono molti partecipanti, una dinamica che necessita una considerazione temporale. Una istantanea non serve a niente, solo la questione di come cambino nel tempo le condizioni di campo interessa. Applicato alla politica il tempo è essenzialmente quello dell’azione verbale, dell’iniziativa dell’oratore che dà un inizio nel tempo.

Infine i corpi immersi nel campo sono gli uomini che si riuniscono nello spazio e lo rendono campo di comunicazione. La loro abilità di parlare e ascoltare è la loro proprietà in quanto corpi immersi nel campo. Quando qualcuno parla le onde si propagano intorno a lui in forma sferica. Come nel campo di forza radiale, l’altezza e quindi la chiarezza delle sue parole diminuisce con il quadrato della distanza. Tramite il parlare ognuno può creare intorno a sé un potenziale, con cui gli altri si aggiornano ascoltando.

Sia quindi dato uno spazio definito in cui si trovino più persone che parlano tra loro. La grandezza descrittiva del campo in questo spazio è la produzione di informazione in ogni punto dello spazio. Conoscendo la distribuzione del suono si può constatare chi parla in un determinato attimo. Le condizioni essenziali di campo sono caratterizzate dal numero dei parlanti: nessun parlante – silenzio; un parlante – un discorso; più parlanti – più campi di comunicazione che possibilmente si sovrappongono e quindi si disturbano. Quando il rumore e il numero dei parlanti aumenta considerevolmente, allora c’è caos.

Come un magnete attira la limatura di ferro lungo le sue linee di campo, così un oratore che rivolge a sé l’attenzione, attira i presenti: si potrà constatare che la maggior parte dei visui si volgono verso di lui.

L’onda sonora che si va progressivamente allargando contiene un potenziale informativo misurabile in bit. Per essere aggiornata, deve essere stata ricevuta. L’attenzione o prontezza ricettiva del destinatario è la sua proprietà di campo. Essa viene rappresentata con un numero compreso tra 0 e 1 e moltiplicato per l’informazione contenuta nell’onda sonora. Per Shannon l’attenzione o prontezza ricettiva corrisponde alla quantità media effettiva di informazione, alla transinformazione.

Il campo comunicativo si differenzia dai campi fisici per un fattore essenziale. Nel campo fisico il potenziale si trasforma in un’altra dimensione quando la proprietà si aggiorna. Il potenziale genera con la proprietà del corpo qualcos’altro: una forza. La forza non è contenuta né nel campo né nel corpo, essa crea una propria grandezza fisica essenzialmente diversa dalla massa del corpo e dal potenziale del campo. Confrontando, il campo di informazione genera nuova informazione solo da informazioni precedenti. A questo punto i due tipi di campo non sono più analoghi. C’è però nell’elettrica una ulteriore analogia strutturale con la comunicazione.

L’elettrica contempla più modi di espressione del potenziale. Può ad esempio presentarsi sotto forma di tensione in un circuito, o come potenziale stesso in u campo elettrico. Nel primo caso il potenziale è ciò che si inserisce nella presa, il potenziale alternato che genera corrente alternata in un consumatore collegato. Nel secondo caso il potenziale è ciò che sta nel televisore e fa sì che piccoli corpi elettrici con elevata velocità percorrano la piastra smerigliata e la illuminino. Lo spazio privo d’aria nel tubo catodico contiene un forte campo elettrico. Questo campo ha, come ogni altro campo, un potenziale determinato indipendente dalla posizione geometrica. Nel circuito (ideale) invece il potenziale cambia solo dentro in consumatore, gli ingressi non mostrano alcuna differenza di potenziale, la loro geometria svolge un ruolo subordinato.

Analogo a quanto detto si può distinguere, come fa Shannon, la comunicazione nel campo e attraverso un canale. Nella teoria di campo della comunicazione viene assegnato ad ogni punto dello spazio un potenziale di comunicazione; Per Shannon sono importanti solo le estremità del canale, qui mittente e destinatario sono collegati analogamente alla fonte di elettricità e al consumatore, la geometria degli ingressi è irrilevante; proprio come in elettrica si usano di preferenza fili.

Un aspetto essenziale della teoria di campo della comunicazione è la visualizzazione. La teoria scientifica conclude in genere che il proprio oggetto di indagine consiste in quantità di enunciati, le teorie. Questi enunciati prendono corpo grazie allo strumento scientifico centrale, la logica. Questo presuppone che la lingua sia l’intermediario fondamentale della realizzazione. Non è mia intenzione discutere questa affermazione, vorrei solo far meditare sul fatto che ci siano anche realizzazioni che poggiano essenzialmente su un pensiero figurativo. Come esempio vorrei nominare solo la geografia o la geometria, le quali non sarebbero possibili senza il pensiero figurativo. E’ richiesta una logica della realizzazione visuale.

Per quanto riguarda l’elemento figurativa nella teoria della comunicazione, ritengo che faccia la differenza se si ha in mente un’immagine del genere:


Mittente

Canale

Messaggio

Destinatario

oppure:

Party

Se si ammette l’associazione e la figurazione come mezzi di realizzazione, si dimostra che la prima immagine rimanda al telefono, corrispondente alla situazione presentata da Shannon e Weaver. Nella seconda immagine viene presentato, naturalmente un party. Si tratta di una istantanea in cui si distinguono 5 gruppi e 2 coppie. Tutti si divertono, chi parla è rappresentato dalle faccine sorridenti, gli ascoltatori da quelle tristi. Si può rappresentare in modo simie altre situazioni di comunicazione.

Il grafico seguente mostra ad es. un’abitazione a 4 piani il venerdì sera:

41
42
43
44
31
32
33
34
briscola
21
22
23
24
11
12
amore
13
14
01
02 03 04

Gli appartamenti sono numerati. In ognuno c’è una TV, in alcuni appartamenti la guardano in uno, in altri, in più. Nel 12 abita una coppia impegnata in una comunicazione ointima. Nel 34 è in corso una briscola. Gli inquilini del 2,3,14 e 24 non sono in casa.

Riferito alla politica la questione verte sul potenziale, quale situazione ha il potenziale maggiore. Senza dubbio la seconda, il party. Dai grafici si vede subito che di tre situazioni, solo la seconda contine un elemento politico, o il fatto che ci siano molte persone in un unico spazio di apparizione.

Nota:

1) Weizsäcker, pag. 92 e seg. sottolineato da me

2) Ibidem, pag. 90

3) Ib. pag. 109

4) Ib. pag. 103 corsivo originale

I rinvii sono riferiti alle edizioni tedesche.

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aggiornato: 29.06.2006